Si trova ad Anagni, incantevole cittadina medievale a un’ora da Roma, uno dei capolavori affrescati del medioevo: la cripta di San Magno luogo mistico e d’incredibile bellezza.
Fu realizzata per volontà del vescovo Pietro da Salerno tra il 1072 e il 1104 con lo scopo di farla divenire uno scrigno in cui custodire le reliquie dei santi. Il ciclo pittorico, che ricopre la superficie dell’intera cripta, è datato tra il XII e il XIII secolo e racconta la storia della salvezza dell’uomo dalla sua creazione fino alla fine dei tempi e fu eseguita dalla mano di tre diversi artisti conosciuti come Maestro delle Traslazioni, Maestro Ornatista e Terzo Maestro di Anagni.
La cripta suddivisa in 3 navate e 21 ambienti si svolge come una lunga narrazione che scorre lungo di essi: si inizia con la creazione per passare poi ai tetramorfi e alle storie dei santi; dove è dipinto poi il Cristo Pantocreatore è presente una lapide che testimonia il ritrovamento delle reliquie di San Magno, rinvenute durante i lavori di realizzazione del pavimento cromato. Da lì gli affreschi dedicati al Santo raccontano la storia dei suoi miracoli; seguono poi antico e nuovo testamento, i miracoli di Santa Secondina e infine l’Apocalisse.




A colpire sono l’intensità dei colori: il blu del lapislazzuli predomina su tutto, ma l’ocra, il porpora, le intense decorazioni dei pavimenti rendono questo luogo unico al mondo; notevole è anche lo stato di conservazione delle pitture che ricoprono in tutto una superficie di 540 metri quadri.
Si può visitare la cripta entrando al MuCA (Museo della Cattedrale di Anagni), in via Leone XIII.
Il museo è aperto tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00; nei mesi estivi che vanno da Aprile a Ottobre la chiusura è estesa fino alle ore 19.00. E’ sempre bene consultare il sito della Cattedrale poiché le visite sono interrotte durante le funzioni religiose.
Il borgo di Anagni offre altri luoghi d’interesse tra cui la Badia di Santa Maria della Gloria, il Palazzo della Ragione, il Palazzo di Bonifacio XIII e Casa Barnekow.

