Childe Hassam, The Brush House

Frederick Childe Hassam (1859-1935), un pioniere dell’impressionismo americano e forse il suo praticante più devoto, prolifico e di successo, nacque a Dorchester, nel Massachusetts (ora un sobborgo di Boston), in una famiglia discendente da coloni della Baia del Massachusetts .

Conosciuto fin da giovane con il solo nome di Childe, lasciò gli studi prima di conseguire un diploma e iniziò a lavorare come intagliatore; frequentò un corso di disegno al Lowell Institute, divisione del MIT, e divenne membro del Boston Art Club, dove la sua carriera artistica iniziò con le attività di illustratore e pittore d’acquarello.

Dal 1882 Hassam organizzò le sue prime mostre pubbliche, dapprima assieme ad altri artisti, poi presentando solo le sue opere. Esordì alla William and Everett Gallery di Boston e l’anno seguente fu convinto dalla scrittrice, ed amica, Celia Thaxter, a rinunciare al suo primo nome, rimanendo conosciuto unicamente come Childe Hassam.

Ai nostri giorni, è forse più noto per le sue raffigurazioni della Fifth Avenue drappeggiata da bandiere durante la prima guerra mondiale; tela che nelle sue fattezze non si discosta molto da Rue de Montorgueil di Monet, dipinto a cui probabilmente si ispirò.

A sinistra il quadro di Monet, a destra quello di Hassam

Le opere più raffinate di Hassam godono di una brillante gestione del colore e della luce e riflettono il suo credo secondo cui “l’uomo che raggiunge i posteri è l’uomo che dipinge il suo tempo e le scene della vita quotidiana intorno a lui“.

Dopo essersi affermato a Boston tra il 1882 e il 1886, Hassam volò a Parigi dal 1886 al 1889, per apprendere lo stile dell’impressionismo francese, movimento pittorico che reputava interessante e che iniziava ad avere seguito anche negli Stati Uniti; tornò dunque in patria, stabilendosi a New York definitivamente.

Si potrebbe definire un impressionista americano anomalo, amando molto raffigurare le città urbane, che tra le altre cose al suo tempo erano città fiorenti: le sue immagini includono vedute di Boston, Parigi e New York, i tre centri urbani che avevano lasciato in lui forti ricordi.

I molti ritratti di Hassam dei giardini all’antica, la costa rocciosa e la radiante luce solare delle Isole di Shoals, nel Maine, sono tra le sue opere più care. Tra questi c’è la scena costiera del 1901, Isles of Shoals, la prima tela dell’artista ad entrare nella collezione del Metropolitan Museum.

Le immagini di Hassam di Newport, Portsmouth, Old Lyme, Gloucester e altre località del New England esemplificano anche l’apprezzamento della fine del diciannovesimo secolo della pittoresca regione che ricorda i primi insediamenti americani e la crescita coloniale. Nel 1919, lui e sua moglie acquistarono una casa in stile coloniale a East Hampton, New York, e ne fecero il quartier generale estivo.

Nella sua carriera creò più di 2.000 oli, acquerelli, pastelli e illustrazioni e, dopo il 1912, più di 400 incisioni e stampe. Con questi lavori ottenne il plauso della critica e il successo commerciale, cavalcando la grande ondata di entusiasmo per l’impressionismo americano che lo portò verso la fama e la fortuna.

The Brush House è un dipinto realizzato nel 1916 e conservato al Metropolitan Museum di New York che raffigura una casa di campagna circondata da alberi, che sembrano incorniciarla. Distintivo è il modo con cui le larghe pennellate definiscano il tutto; un senso di serenità è dato poi dall’abbondante presenza di verde e dal divano che si trova sotto il portico dell’edificio, rendendo ancora più campestre l’intera composizione. É una casa di allora, dipinta in tutta la sua semplicità; è quel quotidiano che Hassam ha rincorso per tutta la sua vita, quello che lo avrebbe portato alle generazioni future, senza avere torto.

The Brush House, 1919, Metropolitan Museum, New York.

Un pensiero riguardo “Childe Hassam, The Brush House

  1. non sempre la sua pittura mi convince, forse doveva dipinegere di meno, scrivono che le sue opere tra oli, acquarelli , litografie e credo anche incisioni superino le 3000, forse troppe; certo ebbe molto successo e contribuì a far conoscere ed apprezzare dai collezionisti l’impressionismo sì…

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