Possono esistere dei luoghi non luoghi, dove la mente umana osserva il silenzio e la solitudine mettendo in relazione oggetti a essa noti e paesaggi sconosciuti?
La risposta è: Si, nelle opere realizzate dalla pittrice Laura Villani, frutto del suo ultimo studio durato tre anni e oggi visionabili fino al 18 Dicembre presso Manifesto Blanco a Milano, nella mostra personale intitolata Oltretempo.
Quando ho visionato le sue opere sono rimasto colpito da come un senso di vuoto si sia manifestato dentro di me. I colori tenebrosi del cielo, il contrasto cromatico con la terra e quegli oggetti lasciati lì, senza nessuno ad usarli o abitarli. Una luna indifferente che illumina di riflesso questi vuoti.
L’uomo è escluso, assente da queste tele poiché impreparato ad abitare quei luoghi che sono senza tempo.
Non mi è dato sapere se osservo una realtà presente, passata o futura; anzi tutto è congelato e privo di ogni avvenimento.
Iniziano poi le domande: cosa rappresenta per me una casa vuota e abbandonata in un posto del genere? Rifugio? Luogo da evitare? un’abitazione di ricordi?
E quell’arco sul monte: è per me accesso verso un nuovo mondo, o attraversarlo non muterebbe niente? Varrebbe lo sforzo arrampicarsi fino a lì per scoprirlo?
Laura Villani ha dichiarato che grazie all’incisione ha appreso quanto sia importante il ruolo delle ombre nella rappresentazione, che hanno densità, rilievo e una forza che racchiude il tutto. E qui queste ombre si uniscono alla forza della solitudine.
Come le pause e i silenzi di un brano musicale, e Laura lo sa bene, essendo formata anche presso il Conservatorio. Un’artista capace dunque di comprendere lo spirito umano e di trascinarlo violentemente nel profondo delle sue opere oltre tempo.
http://www.lauravillani.com
La mostra OLTRETEMPO, a cura di Chiara Gatti, alla galleria Manifiesto Blanco di Milano. proseguirà fino al 18 dicembre 2021.



