Oggi parleremo di un artista che ha saputo far discutere di sé e delle sue opere; un artista contemporaneo, che più volte è riuscito a farsi censurare dalla marina militare americana, nato nel 1904 e morto relativamente in tempi recenti, nel 1999, conosceremo meglio Paul Cadmus.
Paul Cadmus nacque il 17 dicembre 1904, sulla 103esima strada, a East Harlem, nell’Upper West Side di Manhattan, figlio di artisti, all’età di 15 anni, lasciò la scuola per frequentare la National Academy of Design, poi s’iscrisse alla Art Students League di New York prendendo lezioni di disegno, mentre lavorava come illustratore commerciale presso un’agenzia pubblicitaria di New York.
Ha continuato la sua formazione viaggiando in Europa dal 1931 al 1933 con Jared French che divenne il suo amante, nonostante French fosse sposato.
Dopo aver viaggiato attraverso la Francia e la Spagna, i due si stabilirono in un villaggio di pescatori sull’isola di Maiorca, fino al 1933, quando tornarono negli Stati Uniti dopo aver finito i soldi; Cadmus riuscì ad essere impiegato nei programmi d’arte del New Deal, dipingendo murales negli uffici postali, mantenendosi con un proprio uno studio in Morton Street.
Lavorava anche come illustratore commerciale, ma French, anche lui artista dei colori a tempera, lo convinse a dedicarsi completamente alle belle arti.
Nel 1979, Paul è stato eletto alla National Academy of Design come membro associato e divenne membro a pieno titolo l’anno successivo.
Cadmus, nonostante le polemiche, è considerato dal sindacato degli artisti Russi tra i migliori artisti del mondo degli ultimi quattro secoli.
Nel 1934, all’età di 29 anni, dipinse The Fleet’s In! mentre lavorava per il progetto di opere d’arte pubblica del WPA.

Questo dipinto, che mostrava marinai e donne che gozzovigliavano, includeva allusioni omosessuali stereotipate e un marcato erotismo messo in evidenza dai vestiti e pantaloni stretti e aderenti al punto giusto.
Non c’è da stupirsi dunque che il quadro fu al centro di una protesta pubblica guidata dall’ammiraglio Hugh Rodman, che ha protestato contro il segretario della Marina Claude Swanson asserendo che il dipinto rappresentasse una scena vergognosa, sordida, irriverente, ubriaca.
Il segretario Swanson rispose alle accuse definendo il dipinto come “artistico” anche se “non del tutto fedele alla Marina”.
Fatto sta che la tela fu rimossa dalla Galleria Corcoran, e a farlo fu Henry Roosevelt, l’allora assistente segretario della Marina, il quale lo conservò in casa propria fino alla sua morte, nel 1936.
La pubblicità montata da tutta questa polemica ha contribuito a lanciare la carriera di Cadmus, il quale ha dichiarato all’epoca che non aveva alcuna intenzione di offendere la Marina poiché i marinai non sono peggio di chiunque altro: nella sua immagine aveva semplicemente commentato il loro modo di vivere, senza criticarlo.
Un altro giro di polemiche ci fu nel 1938, quando realizzò Pocahontas Saving the Life of John Smith, un murale dipinto per il Parcel Post Building a Richmond, in Virginia; dovette essere ritoccato quando alcuni osservatori notarono una pelle di volpe sospesa suggestivamente tra le gambe di un indiano raffigurato nel dipinto. Cadmus usò il suo allora amante, Jared French, come modello per John Smith,

Nel 1940, due dipinti, Sailors and Floozies e Seeing the New Year In, furono rimossi dal pubblico perché ancora una volta non erano graditi alla marina militare.
I due quadri esposti alla Golden Gate International Exposition e furono rimossi, mentre un terzo, Venere e Adone, rimase.
Cadmus, considerato un maestro disegnatore, era interessato agli artisti del Rinascimento italiano, in particolare a Signorelli e Mantegna, i cosiddetti “maestri dei muscoli”. Fu anche influenzato da Reginald Marsh, un pittore di sceneggiatura americano. Cadmus non ha fatto altro che combinare a suo modo gli elementi di Signorelli e Mantegna con quelli di Marsh per rappresentare la vita di strada di New York City.
Era ossessionato dal corpo umano, sia nell’ideale sia nelle versioni meno degne. Il suo punto di vista era una versione erotica stilizzata del corpo maschile
La sua arte si trasformava così in una forma di satira e caricatura dei soggetti che è stata paragonata a colleghi artisti come George Grosz e Otto Dix.
I critici d’arte sono stati divisi su Cadmus, e nel 1990, Michael Kimmelman scrisse che l’arte di Cadmus serviva “a ricordare che, contrariamente alla visione standard, il realismo era ancora una tradizione vitale nell’arte americana durante la metà di questo secolo, uno che attingeva da molte delle stesse fonti che ispirarono gli espressionisti astratti che si pensava ampiamente avessero reso il realismo obsoleto “.

molto molto interessante!!
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Grazie!
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