Il dipinto di oggi per #affacciamociconlarte è di Paul Signac, pittore nato nel 1863 che, assieme Georges Seurat diede vita al puntinismo e al divisionismo.
Figlio di una famiglia agiata visse in gioventù a Parigi, nel quartiere di Montmartre, dove ebbe possibilità di frequentare caffè e locali che erano punti di ritrovo degli artisti dell’epoca.
Si innamorò talmente tanto dell’arte, da lasciare nel 1880 gli studi di Architettura: decisivo fu l’incontro con Monet ad una delle sue esposizioni. Con il noto pittore strinse un legame da cui cercava di cogliere il più possibile per soddisfare le proprie ambizioni da artista.
Non solo, si troverà a condividere pensieri, lavori e stimoli con altri grandi nomi: Guillaumin, Caillebotte (che lo fece appassionare alle barche) e sopratutto con George Seurat sotto la cui influenza sperimenta la giustapposizione di piccoli punti di colore puro, facendo si che la mescolanza dei colori non avvenisse sulla tavolozza ma nell’occhio di chi guardava.
Questa tecnica pittorica che si rifaceva agli studi scientifici di Chevreul sulla percezione dei colori, diede origine al puntinismo.
Il dipinto di oggi appartiene ad una collezione privata e il titolo è Una domenica (Un Dimanche) e fu realizzato tra il 1888 e il 1890.
La tela è di grande formato, ha una dimensione di un metro e mezzo per lato e raffigura, come il titolo ci lascia immaginare, una domenica casalinga.
Siamo all’interno di un soggiorno di una famiglia benestante; i due coniugi, moglie e marito, sono vestiti elegantemente, come se fossero in procinto di uscire o avessero appena fatto rientro a casa.
Lui è seduto su di una sedia e, con dei ferri, smuove la legna dal camino, che è visibile solo in parte.
Lei invece, con una mano, apre leggermente la tenda della finestra per guardare di fuori, quasi a non voler essere vista da chi si trova all’esterno. Non ci è dato sapere chi stesse osservando o aspettando, ma la sensazione di attesa o curiosità è data anche dalla posa rigida della signora.
Oltre all’uso del puntinismo, evidente in questo dipinto, è bene puntualizzare l’uso dei colori, che simil complementari, oscillano tra il verde, il viola, il blu, il rosso e l’arancione.
Vi è equilibrio in tutto: nonostante la dovizia dei particolari, si veda l’attenzione con cui sono disegnati i ricami del tappeto, o le decorazioni della sedia, le suppellettili, c’è sensazione di ordine ed equilibrio. A fine ‘800 gli impressionisti avevano ormai sdoganato come soggetto il rappresentare la vita comune delle persone e questa tela altro non fa che continuare questa narrazione borghese, con l’uso di una nuova tecnica pittorica.
