Johan Christian Clausen Dahl: Veduta del Castello di Pillnitz.

Johan Dahl (1788-1857) è stato un pittore norvegese appartanente al movimento del romanticismo.

La sua formazione è passata sotto le mani di Johan Georg Müller che aveva una scuola di pittura proprio nella cittadina natale di Bergen; anche se poi, a cambiare le sorti dell’artista fu l’incontro con Lyder Sagen che consentì al giovane di completare gli studi all’accademia di Copenaghen, in Danimarca.

Gli studi presso l’accademia lo portarono lentamente a intraprendere un percorso di approfondimento verso la natura; egli stesso dichiara, in una lettera inviata a Sagen, che la natura l’ossessiona più di ogni altra cosa.

Per questo motivo nel 1818 si trasferì a Dresda, dove conobbe Caspar David Friedrich; i due strinsero subito un forte legame, nonostante Friedrich fosse un pittore già affermato e avesse quattordici anni in più di Dahl; i due soggiornarono assieme in Italia, presso la reggia di Quisisiana, esperienza che fu largamente significativa per entrambi.

Sei anni dopo Dhal rientrò a Dresda dove fu nominato direttore dell’accademia di belle arti. Riuscì a rimanere non troppo a lungo in Germania, sentendo la mancanza dei paesaggi della sua madre patria: rientrò così in Norvegia.

Nel 1842, in tarda età, fondò la Galleria Nazionale di Norvegia, istituzione alla quale regalò molti dei suoi dipinti. Morì poi a Dresda nel 1857.

Johan Christian Dahl è considerato, insieme a Friedrich, Constable e Turner, uno dei maggiori esponenti dell’arte romantica.

Il suo stile è ponte tra il simbolismo e il misticismo di Friedrich ed il romanticismo naturale e più contemplativo di Constable.

Così come Constable, Dahl si mostrò assai sensibile all’influenza dei grandi maestri del secolo d’oro olandese, quali Jacob van Ruisdael e Caesar van Everdingen, che pur vivendo nel XVIII secolo anticiparono quella concezione della natura che fiorirà pienamente solo in età romantica.

Veduta del castello di Pillnitz, Olio su tela, 1823, Museum Folkwang, Essen.

Oggi parliamo del suo dipinto Veduta del Castello di Pillnitz, realizzato nel 1823. Questo olio su tela, oggi conservato presso il Museum Folkwand ad Essen, raffigura la fortezza di Pillnitz situata a Dresda.

E’ una struttura barocca costruita lungo le rive del fiume Elbe, utilizzata come residenza estiva dai re di Sassonia.

Nella tela il castello è situato al di là di una finestra che si affaccia su un prato verde che conduce al fiume Elben, che separa la fortezza dal luogo in cui ci troviamo noi osservatori.

L’arco in cui sono inseriti gli infissi, la stessa struttura della finestra, le pareti sono di gran lunga più grandi rispetto alla veduta su cui ci è chiesto di concentrarci; nonostante tutto il verde dei prati, la forma del castello sono facilmente individuabili. Ciò è reso possibile dal forte contrasto dei colori che sussiste tra l’interno e l’esterno.

Va data particolare attenzione ai colori utilizzati per il cielo e per il prato, non molto diversi tra loro, che immediatamente ci coinvolgono, portandoci in un tramonto serale. La vita procede serena nelle vicinanze, alcune imbarcazioni scorrono lente sul fiume Elbe, pronte ad attraccare alla fine di una lunga giornata di navigazione.

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