Durante la sua lunga carriera di sei decadi, Andrew Wyeth dipinse paesaggi rurali, ritratti di persone e nature morte in uno stile tipicamente realistico e finemente dettagliato.
I suoi paesaggi sono quasi interamente ambientati nella zona di Chadds Ford e Brandywine, in Pennsylvania e nella costa del Maine: sono i luoghi in cui è cresciuto e ha vissuto per tutta la vita.
I vicini, gli amici, i conoscenti e le loro case, erano spesso i soggetti dei suoi dipinti intensamente personali.
Gli Olsons, Christina Olson in particolare, ritratta successivamente nel suo dipinto più famoso, Christina’s World, conservato oggi al Museum of Modern Art di New York, e la loro fattoria furono ripetutamente rappresentati dall’artista.
Le scene interne e le vedute architettoniche di Wyeth si concentrano spesso su finestre e porte; e Wind from the Sea è uno dei primi dipinti di una finestra dell’artista.
È una scena di una stanza all’ultimo piano della casa degli Olson, nel Maine, che si affaccia sul paesaggio circostante.
Il dipinto cattura un momento di una calda giornata estiva quando Wyeth aprì la finestra usata di rado in una mansarda.
L’immagine è viva, il movimento delle le tende è tremendamente reale, il tessuto a brandelli è leggero e arioso, e mostra dei piccoli uccelli ricamati lungo i bordi che sembrano pronti a spiccare il volo.
Al contrario, il davanzale in legno sbiancato dal sole sembra robusto e solido.
L’interno della stanza è scuro, mentre il paesaggio oltre la finestra aperta è netto e luminoso.
La vista alberata non include figure, ma come in molte altre opere di Wyeth, è evidente un forte senso della loro presenza.
Due tracce di pneumatici che attraversano i campi conducono l’occhio dello spettatore verso il mare in lontananza.
Il punto di vista ravvicinato e la cornice della finestra ritagliata sul bordo del dipinto creano l’illusione che lo spettatore stia effettivamente guardando fuori da una finestra.
Wind from the Sea è un esempio iconico dei paesaggi di Wyeth. C’è chi vuole vederci del simbolismo, volendo paragonare la leggerezza delle tende allo spirito pieno di vita di Christina, il vento alla sua incredibile forza e la rigidità degli infissi alla disabilità che l’affliggeva: Christina infatti non poteva camminare.
Forse per questo dipinto Christina’s World, del 1948, divenne uno dei più famosi. Christina è ritratta distesa su un campo d’erba, in estate; è priva della sedia a rotelle, strumento che raramente utilizzava per spostarsi, preferendo trascinarsi sulle braccia. Ecco dunque il confronto con la finestra, dove movimento e rigidità condividono lo stesso spazio.


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