Francesco Hayez: Accusa Segreta

Il dipinto Accusa Segreta di Francesco Hayez (Venezia 10 Febbraio 1791 – Milano 12 Febbraio 1882) raffigura una giovane donna veneziana, vestita con un velo nero mentre trattiene con la sinistra un lembo della veste stropicciata, dalla generosa scollatura.
La tela ha un messaggio nascosto, “criptato”, la dama velata e discinta, dal volto arrossato e solcato da lacrime, è tormentata da un duplice sentimento di amore e odio nei confronti dell’amante che l’ha tradita.

È immortalata mentre di corsa si dirige verso la bocca di leone presente a Palazzo Ducale, dove le persone potevano denunciare anonimamente cospiratori e criminali. Ella possiede in mano il foglio di carta con il quale accusa l’amante di cospirare contro la Serenissima: sul foglio è possibile leggere l’iscrizione “S.S. Eccellenze / i tre Cai / del Consejo dei X”. Sullo sfondo, al di la’ degli archi, si vede la Chiesa della Salute.

Il colore scuro dato al vestito e agli archi trilobi rende l’immagine funerea, quasi a mettere in evidenza lo stato di morte interiore che deve provare la giovane donna nel condannare la persona che amava; ad aggiungere enfasi vi sono poi i colori violacei del cielo, un lieve chiarore è dato dal sole che luminoso sorge sulla laguna. Tormento e bellezza in una sola immagine.

Accusa segreta, Olio su Tela, 1847-1844, Musei civici di Pavia

“in colori descrivere il fatto d’una giovane veneziana, che tradita dall’amante, qui veniva, in vendetta, a por contro di lui nella bocca fatale un’accusa di Stato, e così abbandonar segretamente il troppo amato e troppo aborrito capo al carnefice”

Francesco Hayez

L’opera fa parte del Trittico della Vendetta avente come tema quello della vendetta per amore.

Maria, l’eroina protagonista della storia narrata dal trittico, nella prima tela viene consigliata dall’amica Rachele a servirsi dello strumento della delazione politica per vendicarsi dell’amante che l’ha tradita; nella seconda, convinta da Rachele, imbuca la lettera letale; nella terza si pente del proprio gesto e tenta di impedire la consegna della denuncia anonima.

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