Oggi parliamo di un grande pittore francese, Charles-François Daubigny (1817-1878), appartenente a la scuola di Barbizon, nome con cui s’identifica un gruppo di pittori che operava nell’omonima zona, non lontana da Fontainbleau.
Al gruppo, che trovò ispirazione da Constable, appartengono nomi importanti come Millet, Corot, Rousseau; e ancora Dupré, Delpy e Gausson.
La compagnia di pittori aveva come sede il piccolo albero di père Ganne, dove trascorrevano il loro tempo osservando campi, foreste, paludi, armenti e greggi con una tale attenzione da portarne avanti lo studio fino all’analisi dei contrasti di luce, delle articolazioni di rami e foglie, delle variazioni cromatiche del sottobosco e così via.
Le loro tele, spesso paesaggistiche, avrebbero poi influenzato e formato anche il gruppo degli Impressionisti.
Daubigny è stato uno dei maggiori esponenti, se non il più importante. Louis Gillet gli dedicherà importanti parole:
“L’opera del Daubigny fu, con quella del Corot, uno dei più potenti fattori del movimento che condusse la pittura dal naturalismo all’impressionismo moderno”.
Louis Gillet
La tela di cui parleremo oggi è “Paesaggio con raggio di sole” del 1877, dipinta l’anno precedente la sua morte.

Il soggetto è un paesaggio dal colore verde, reale interprete di questa cromia; a dare variazioni di colore vi sono il beige della casa, dello sterrato e del cielo, a dir quasi sabbioso. Al centro della scena vi è una figura femminile che passeggia solitaria, portando con sé un tocco di blu. Il riflesso di lei si specchia nel fiume, la cui luminosità riflette tutto ciò che si trova al di sopra di esso. Osservando il dipinto in lontananza si ha l’impressione di trovarsi di fronte a una fotografia. Anche se la tavolozza di questo dipinto offre pochi colori, le infinite sfumature di verde, perfettamente equilibrate tra loro, rendono il colpo d’occhio impressionante: sembra di trovarsi immersi nel bosco.