Recente è la notizia di un’incredibile scoperta avvenuta in quel di Londra. A seguito di un restauro richiesto da un privato, si è scoperto che il dipinto Davide con la testa di Golia, da sempre attribuito al pittore Francesco Guerrieri, allievo di Orazio Gentileschi, padre di Artemisa Gentileschi sia stato in realtà eseguito dalla stessa artista.
Attraverso la pulizia dell’opera, sulla spada sorretta dal giovane Davide, è comparsa la firma della nota pittrice. Non è una sorpresa dunque che anche l’erronea attribuzione avesse, in qualche modo, anche se per via indiretta, collegato l’opera ai Gentileschi.
La tela, che appartiene ad un privato che si è aggiudicato il dipinto ad un’asta della Hampel Fine Art di Monaco nel 2018, comparve per la prima nel 1976 ad un’asta di Sotheby’s. Da allora la sua attribuzione a Guerrieri fu messa in discussione solo nel 1996.
Il dipinto è stato eseguito probabilmente nel periodo londinese dell’artista, intorno all’anno 1639. Rappresenta il giovane Davide seduto con le gambe incrociate su di una roccia; ai suoi piedi giace la testa decapitata di Golia. Le luci caravaggiesche, il colore ocra, il tema trattato hanno portato gli studiosi ad attribuire l’opera ad Artemisia. Sembra che il proprietario sia ora interessato ad esporre l’opera in un museo; nel mentre il mondo ha ricollocato al giusto posto un’opera tanto importante quanto bella.

